mercoledì 15 marzo 2017

Monitoraggio Pfas a Trissino, Guarda: Caro Zaia era ora


(m.m.) «Finalmente sui Pfas la Regione avvia i monitoraggi riguardanti le industrie, azione richiesta dal Ministero dell’ambiente e ribadita come necessaria anche dal Consiglio regionale, con l’approvazione di una mia mozione presentata ancora nel giugno dello scorso anno». Usa queste parole il consigliere regionale Cristina Guarda (Amp, nel riquadro) in una nota diffusa questo pomeriggio nella quale si precisa ancora come fosse chiaro di come bisognasse «procedere con le verifiche, scarico per scarico: il tutto in una logica di controllo ma anche di aiuto delle aziende nell’individuare i prodotti inquinanti e trattare al meglio le acque di falda. Ogni tanto - ribadisce Guarda -  i consigli servono e anche al governatore leghista Luca Zaia; il quale pare cominci a prendere consapevolezza».

Poi un altro paio di considerazioni: «Mi domando in ogni caso il perché di tanta lentezza nell'intervenire con i controllo sulle industrie e, invece, la tanta fretta nel mettere in difficoltà il settore agricolo con misure drastiche e limiti categorici, come quello dei 30 giorni per mettere in sicurezza la fornitura di acqua. Mi auguro ci sia un cambio di atteggiamento della Giunta, anche a seguito delle proteste degli agricoltori che, come ha annunciato giustamente Coldiretti, si rifiutano di pagare il monitoraggio dei pozzi sulle loro proprietà».

In ultimo il consigliere fa alcune considerazioni più generali: «Agli agricoltori vanno invece garantite le risorse per le analisi e gli adeguamenti. Un carico economico di migliaia di euro che non può pesare sulle spalle di una categoria già penalizzata dal mercato. Va evitato il divario della diversità di trattamento rispetto alle industrie e va dunque assicurato anche agli agricoltori il pieno sostegno nel mettere in sicurezza i pozzi e l'acqua superficiale. Le disparità non sono più accettabili».

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