venerdì 1 aprile 2016

Caso A31 sud, si va verso il processo: Confindustria tace

Il rinvio a giudizio per il caso Valdastico sud, meglio nota come Vicenza Rovigo, è alle porte. Ne parla Il Giornale di Vicenza di oggi in pagina 7. Più precisamente la Dda di Venezia chiede il giudizio, tra gli altri, per il tycoon Antonio Beltrame, amministratore delegato della omonima acciaieria vicentina. Chiesto il processo anche per Luigi Persegato, all'epoca dei fatti amministratore unico della patavina Coseco e cognato dell'ex governatore veneto azzurro Giancarlo Galan. Il quotidiano berico omette però la parentela del Persegato. Sulla cui ditta incombono peraltro stranissime ombre. L'udienza preliminare avanti il tribunale di Venezia è fissata il 15 aprile. Tuttavia, al di là delle questioni di cronaca giudiziaria si pone un problema etico politico non da poco. Anzitutto perché oggi sarebbe stata auspicabile una dura presa di posizione di Confindustria verso gli iscritti e verso le imprese associate che in tema di ambiente e legalità si muovono senza rispetto per i valori più elementari. E tant'è che questo silenzio si perpetua da mesi. È avvenuto, tra le altre, col caso Mose, col caso Maltauro-Expo, col caso BpVi-Zigliotto, per non parlare della vicenda Vittadello. Confindustria Veneto tace ed acconsente. E non è un bel vedere per la regione. Nel mondo imprenditoriale in primis, l'affaire Guidi lo dimostra, occorre una dose di pulizia equivalente a quella da cavallo necessaria per ripulire un comparto politico amministrativo ridotto alla medesima melmaia.