giovedì 25 maggio 2017

Pfas e schiume antincendio nei pozzi: i militari Usa risarciscono i residenti


(m.m.) La marina degli Stati uniti ha dovuto sborsare quasi 10 milioni di dollari per connettere numerose utenze domestiche non più servibili da pozzi privati, nel circondario della gigantesca base interforze di McGuire/Dix/Lakehurst localizzata a una trentina di kilometri dalla città di Trenton nel New Jersey. La somma è il risultato di un accordo con le vicine municipalità in ragione dell'inquinamento da derivati del fluoro (Pfos e Pfoa, noti anche come Pfas) cagionato, in particolar modo dalla parte navale della base, alle acque dei pozzi ad uso potabile adoperati dai residenti attorno al complesso militare. Questo è quanto riferisce il portale americano «Water online» che a sua volta cita altre testate d'Oltreoceano (nel riquadro una foto di Robert Williard per Us Air Force)...

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mercoledì 17 maggio 2017

Dal «diètro frónt» alla ritirata il passo è breve: sulla Spv Zaia ha paura

Fermo restando che il diètro frónt della giunta regionale veneta sull’addizionale Irpef da riscuotere per la Pedemontana pone una serie di problemi politici non più differibili per il governatore leghista Luca Zaia, c’è un’altra partita ancor più delicata in corso. È quella delle premesse e delle conseguenze del suo annuncio: soprattutto sul piano amministrativo. Zaia, stando a quanto riportato ieri dai media, si guarda bene dal dire che il ricorso all’addizionale Irpef come può essere blandito e poi abbandonato, può essere tranquillamente «ri-abbracciato»: con una semplice decisione di giunta o con un passaggio ulteriore in consiglio regionale poco importa. Magari dopo la tornata amministrativa di questo giugno. Il che fa supporre che dietro questa boutade ci siano un po’ di calcoli elettorali, fatti in ritardo peraltro.

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domenica 14 maggio 2017

Corteo no Pfas, accuse e goliardia contro i vertici di Miteni


(m.m.) «Sei circondato arrenditi». Un mix di ironia e dure accuse all'amministratore delegato di Miteni Antonio Nardone sono state il let motiv del lungo corteo organzzato stamani da associazioni ambientaliste e comitati. Un corteo iniziato dal centro di Montecchio Maggiore nel Vicentino e giunto dopo alcuni kilometri a Trissino, sempre nella stessa provincia, comune in cui ha sede la Miteni, la nota industria chimica al centro del caso Pfas. Greenpeace, Legambinete, Acqua libera dai Pfas e un numero svariato tra associazioni, partiti e coordinamenti ha irrobustito le fila di un corteo che ha toccato le 2500 unità stando alle prime stime degli organizzatori. Al centro del mirino c'è stata non solo la Miteni, ma pure la magistratura vicentina cui si chiede a gran voce il sequestro dell'impianto. Ugualmente dure sono state le critiche al comune di Trissino, alla provincia di Vicenza, alla Regione ma anche ai ministeri competenti, messi a vario titolo sulla graticola per una serie lunghissima di asserite inadempienze o inerzie. La manifestazione (della quale è disponibile una breve video-sintesi) si è conclusa in modo pacifico quando gli attivisti dopo aver deposto alcune piantine di fiori a simboleggiare i pericoli da inquinamento per i più piccoli sulle scale del municipio trissinese hanno raggiunto la chiesa parrocchiale del paese davanti alla quale sono stati proferiti alcuni interventi di saluto. L'evento è stato seguito da molti giornalisti tra cui le troupe di alcuni network nazionali. Durante il corteo più e più volte sono stati chiamati in causa i lavoratori della fabbrica «i più colpiti in assoluto sia sul piano della salute che per il rischio della perdita del posto di lavoro». Per loro, in primis alla Regione Veneto, è stata chiesta una tutela particolare. Frattanto si moltiplicano le voci della presenza sotto la Miteni di altre sostanze nocive. Si tratta dei temibili solventi clorurati. Sostanze che nulla hanno a che fare con la produzione della fabbrica Trissinese e che potrebbero essere presenti nel sottosuolo ben prima della costruzione dell'impianto. Il che sarebbe testimoniato da una serie di documenti, detti mappe di isoconcentrazione, in possesso del comune di Trissino e dell'Arpav berica. Si tratta di analisi commissionate proprio dalla Miteni ad una ditta specializzata, la Copernico srl di Udine. 

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martedì 9 maggio 2017

Da Tellatin a Carron è lungo il fil rouge che porta a BpVi e Pedemontana Veneta


Oggi per Vvox.it ho firmato una inchiesta che prende in esame le connessioni dirette ed indirette tra la vicenda dei prestiti facili elargiti dalla Popolare di Vicenza, il gruppo Tellatin e l'annoso affaire Pedemontana Veneta. Al momento non ci sono evidenze dirette tra eventuali crediti elargiti da BpVi alla costruenda Montecchio-Spresiano. Dalle carte della azione di responsabilità promossa contro il vecchio management della banca non emergono, almeno al momento finanziamenti diretti alla Spv: ma ad uno dei subcontraenti sì. È il caso proprio di Tellatin, al cui capezzale recentemente è finito un altro importante gruppo veneto, quello dei Carron. Che figurano tra i grandi sponsor politici della Pedemontana...

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