(m.m.) «Non capisco come mai Beppe Grillo» non promuova una riunione di tutti i leader europei dei movimenti non appartenenti all'asse socialisti-popolari, schieramenti cosiddetti minori, che insieme realizzano però ben 350 parlamentari. L'obbiettivo? «Porre il diritto di questi ultimi a richiedere sia la presidenza del consiglio europeo, sia la presidenza della commissione». È questo il succo di una breve nota diramata poco fa dal professor Renato Ellero. Nel dispaccio si legge anche che tale iniziativa presa a livello europeo sarebbe «sconvolgente». E c'è di più. «Una eventuale coalizione tra socialisti e popolari - si legge ancora nel dispaccio - per fermare una tale iniziativa comporterebbe nei loro rispettivi paesi l'insorgere di una reazione popolare travolgente e mortale per le attuali leadership, compresa quella italiana. Praticamente - conclude il noto penalista e commentatore politico - si realizzerebbe nel nostro continente una rivoluzione politica benefica, non a partire dai singoli paesi, ma penetrante nei singoli paesi e proveniente dalla centrale europea».
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