venerdì 30 maggio 2014

Project financing, le rivelazioni di Teso

Oggi il Corriere del Veneto a pagina 3 pubblica un articolo per certi versi clamoroso. Nel pezzo firmato da Marco Bonet si riporta il parere di un autorevole consigliere regionale veneto di Fi. Ovvero Moreno Teso il quale parla di tutti i project financing approvati in passato dalle giunte venete: e spiega che analizzandoli nel dettaglio gli interessi sul capitale investito pesano sulle casse regionali per un 15% rispetto al capitale investito. Una condizione che senza mezzi termini viene definita capestro. Teso annuncia un disegno di legge che tolga alla giunta il controllo sui project affidandolo al consiglio previa pubblicazione integrale delle convenzioni e dei piani economici. È una bomba, perché tutti a tutti i sospetti che negli anni si sono addensati sulla finanza di progetto, è stato corpo e spirito. E non da un ecologista, da un ambientalista, da un naturalista o dal massimalista di turno tanto caro a certa retorica del fare. Il coming out, chiamiamolo così, viene da un esponente di quella maggioranza che in passato i project financing li ha sostenuti senza se e senza ma. La cosa è troppo grossa, segno che qualcosa bolle in pentola. forse qualcosa che ha a che fare con le inchieste della magistratura sul sistema Venezia?

Marco Milioni

mercoledì 28 maggio 2014

Ellero: Grillo promuova un summit europeo

(m.m.) «Non capisco come mai Beppe Grillo» non promuova una riunione di tutti i leader europei dei movimenti non appartenenti all'asse socialisti-popolari, schieramenti cosiddetti minori, che insieme realizzano però ben 350 parlamentari. L'obbiettivo? «Porre il diritto di questi ultimi a richiedere sia la presidenza del consiglio europeo, sia la presidenza della commissione». È questo il succo di una breve nota diramata poco fa dal professor Renato Ellero. Nel dispaccio si legge anche che tale iniziativa presa a livello europeo sarebbe «sconvolgente». E c'è di più. «Una eventuale coalizione tra socialisti e popolari - si legge ancora nel dispaccio - per fermare una tale iniziativa comporterebbe nei loro rispettivi paesi l'insorgere di una reazione popolare travolgente e mortale per le attuali leadership, compresa quella italiana. Praticamente - conclude il noto penalista e commentatore politico - si realizzerebbe nel nostro continente una rivoluzione politica benefica, non a partire dai singoli paesi, ma penetrante nei singoli paesi e proveniente dalla centrale europea».

lunedì 26 maggio 2014

Renzi stravince, ma ora ha paura

La notizia dell'arresto dell'ex ministro dell'ambiente Clini diffusa dall'Ansa nel primo mattino è clamorosa. E probabilmente passerà in secondo piano a causa della presenza contemporanea del risultato delle elezioni europee. Il larghissimo consenso ottenuto dal premier democratico Matteo Renzi si dovrà misurare anche con le tematiche ambientali, terreno insidioso per molti aspetti. A poche ore dalla chiusura delle urne però non si può non abbozzare una analisi. Matteo Renzi stravince. Beppe Grillo rimedia uno schiaffo, ma non cade. La Lega tiene e cresce, centristi e centrodestra arrancano. Tsipras, ovvero Sel, spera di superare il barrage del 4%. Sulla stampa si leggono già i titoloni per supersuccesso di Matteo Renzi, che ha polverizzato la soglia del 40% inglobando tutta l'area di governo. Con lui c'è l'establishment finanziario e industriale del Paese, buona parte delle elite e dei ceti benestanti. Per lui hanno votato, nel quadro di una astensione ormai al 50% degli aventi diritto, anche quei meno fortunati che non vogliono abbandonare la speranza.

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giovedì 22 maggio 2014

Piazza pulita, la Maltauro e la fiera di Vicenza

Sarà quel che sarà ma dopo la puntata di lunedì di Piazza Pulita sembra che Vicenza, come suo solito abbia sopito ogni alito di discussione: silenti, più o meno, le forze politiche, silenti i volti che contano, silenti i grandi media. Eppure di cose da approfondire ce ne sarebbero. Una fra tante è la questione dei presunti "giri di rumba" a suon di stecche che ci sarebbero stati nell'ambito di alcuni lavori nell'orbita della fiera di Vicenza. Così racconta un imprenditore senza volto intervistato dalla inviata di La7 Francesca Biagiotti. Si tratta di una sortita bomba che avrebbe dovuto avere ben altro effetto sulla sonnolenta città del Palladio, anche perché si chiama in causa il sistema bancario locale. Oltretutto nell'intervista vengono descritte situazioni che potrebbero a loro volta configurarsi in vere e proprie notizie di reato: a palazzo di giustizia hanno visto il filamto?

Marco Milioni

martedì 20 maggio 2014

Vicenza e il caso Maltauro su La7


Ieri poco prima di mezzanotte Piazza Pulita, il popolare talk show condotto su La7 da Corrado Formigli, è andato in onda con un approfondimento. Un approfondimento che conteneva diversi spunti sulle implicazione venete e vicentine del caso Expo. Si è parlato ovviamente del gruppo Maltauro, ma è stata data voce all'onorevole del Pd Alessandra Moretti, al professor Renato Ellero. Anche chi scrive è stato sentito in relazione al cosiddetto affaire Borgo Berga: un'area vasta alle porte di Vicenza in cui il gruppo Gavio ha realizzato il nuovo tribunale mentre una società della galassia Maltauro, fra molte polemiche, sta realizzando uffici, centri acquisti e abitazioni proprio nell'ambito della cosiddetta cittadella giudiziaria. Fra gli argomenti affrontati c'è stato quello delle rivelazioni di Vicenzapiu.com in relazione alla controversa cena elettorale in favore di Alessandra Moretti organizzato dal presidente della Maltauro Gianfranco Simonetto, cognato di Enrico Maltauro, finito agli arresti cautelari nell'ambito della inchiesta per mazzette all'Expo di Milano.

Marco Milioni

lunedì 19 maggio 2014

Gli interrogativi sull'Expo di Milano

La vicenda Expò si sta trasformando in un affare molto serio. Ovviamente c'è la questione giudiziaria che rimane al momento la più pressante. Ma quella ambientale si staglia nitida sullo sfondo visto che si parla anche di problemi di bonifiche ambientali di non poco conto.  Frattanto il Veneto trema, a finire nel vortice c'è pure la vicentina Maltauro che in società con altri sta realizzando la cittadella giudiziaria attorno al nuovo tribunale berico. Proprio nel giorno in cui deflagravano le notizie degli arresti vicenzapiu.com ha dato notizia di una cena per il sostegno elettorale alla corsa alle europee di Alessandra Moretti, ex vicesindaco di Vicenza. La cena è stata organizzata da Gianfranco Simonetto, cognato di Enrico Maltauro, arrestato quest'ultimo poco prima. Simonetto però oltre ad essere uno stimato commercialista vicentino è pure presidente proprio della Maltauro. Tanto che si sono scatenate le voci sulla opportunità di quella cena. Ma anche sui vip presenti: le indiscrezioni non confermate parlano di Matteo Marzotto, rampollo della omonima famiglia, di Stefano Dolcetta, nome di spicco della Confindustria berica e di Irene Gemmo, imprenditrice vicinissima alla cerchia forzista dell'ex governatore Giancarlo Galan e della eurodeputata Lia Sartori.

domenica 11 maggio 2014

Vie d'acqua di Expo, quel contestato affare nelle intercettazioni: "Guadagniamo pure a lavori fermi"

Un progetto contestato. Sin dall’inizio. Tanto che la società Expo è stata costretta a modificare più volte il piano d’intervento. Con grande irritazione dell’imprenditore a capo del raggruppamento di aziende che si è aggiudicata la gara per l’esecuzione delle Vie d’Acqua Sud, valore di 42,5 milioni di euro. Chi è? Semplice: Enrico Maltauro, uno dei cardini del comitato d’affari decapitato tre giorni fa dall’inchiesta sugli appalti dell’Esposizione universale. E nelle intercettazioni citate nell’ordinanza di custodia cautelare i sodali della «cupola» ne parlano in più occasioni. Nel mirino finiscono soprattutto coloro che si oppongono al canale di collegamento tra il Naviglio Grande e il sito di Rho-Pero: «Paris (Angelo, ex capo dell’ufficio contratti di via Rovello, ndr) dice che pare che ci sia una roba drammatica - rivela Gianstefano Frigerio al fido Sergio Cattozzo il 4 aprile scorso - e quindi può essere che la fanno saltare». «L’han già fatta saltare... l’ho visto prima», replica Cattozzo, che fa riferimento al «piano B» («Mettono un tubo lungo dodici chilometri») varato qualche settimana dopo per venire incontro alle richieste di associazioni e cittadini contrari all’opera. Poi Frigerio inizia a lanciare accuse: «Quelli di Italia Nostra che ha gestito il parco han fatto seppellire per anni... un sacco di scorie, quindi non volevano che nessuno scavasse niente... ed è per quello che facevano un casino contro i cantieri di Enrico, i macchinari, quella roba lì». L’11 aprile è Maltauro a lamentarsi: «Siamo arrivati - informa Frigerio - al punto in cui il direttore dei lavori mi manda ufficialmente una mail del Capo dei Comitati che dice “allora nulla osta all’inizio dei lavori lì e lì... in mezzo non se ne parla». In realtà, al di là degli strali, che non risparmiano neppure il sindaco Giuliano Pisapia e la sua vice Ada Lucia De Cesaris (Frigerio: «Mantiene una banda di cretini»), la cricca non fa drammi. Sentite il Professore: «Avevo in mente che sulle Vie d’acqua, intanto, avendo fermato il cantiere, il nostro amico ci guadagna lo stesso!». «Centomila euro al giorno», calcola Cattozzo. «Bravo! - conviene l’interlocutore - E poi, se comunque dovran farle altrettante, ecco: digli di essere un po’ di buonsenso... stiamo lavorando solo per lui». Il convitato di pietra, sostengono i pm, è proprio Maltauro. Che, però, precisa Cattozzo, «su questa vicenda ha sempre negato che noi...». Frigerio insiste: «Tu digli “se le Vie d’acqua le fanno e ci mettono qualche mese e tu fai un pozzo di guadagno, cosa facciamo?”... Che questo è il mio disegno...». Messaggio in codice: non dimenticarsi mai degli amici.

Da Il Giorno di domenica 11 maggio 2014, edizione on-line
http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2014/05/11/1063798-Vie-acqua-expo-tangenti.shtml