(m.m.) Secondo la Nuova Venezia, in edicola oggi, la Regione Veneto
potrebbe rischiare una ecatombe finanziaria (con tutto ciò che ne
consegue in termini di possibili danni erariali) in ragione dei project
financing dell'era Galan che languono da mesi in una sorta di limbo
indefinito, nell'ambito del quale non sarebbe mai giunta né una vera
bocciatura né un reale via libera. Ma come mai? Secondo una analisi molto interessante che porta la firma del noto giornalista Renzo Mazzaro pubblicata alle pagine 12 e 13, i guai di Palazzo Balbi potrebbero arrivare
a causa di una sentenza del Tar Molise che punisce quella
amministrazione regionale in ragione della estrema lentezza con la quale
sta vagliando un grande progetto autostradale. Si tratta di una
prospettiva da vagliare con attenzione e che va ricollegata alla legge
regionale varata dal consiglio nell'estate del 2015. I motivi per cui il
governatore leghista Luca Zaia volle approvarla in fretta e furia
ora, per chi all'epoca avesse avuto dei dubbi, si comprendono un po'
meglio. Come si comprendono anche i timori che già si stanno
moltiplicando tra i consiglieri che allora la votarono. Ansie che si
sommano allo stato precomatoso che sta interessando anche la regina del project financing veneto, ovvero la Spv. Sul tappeto tra l'altro rimangono i nodi irrisolti della Valdastico Nord e della Tav lungo l'asse Verona, Vicenza, Padova. Il che rende bene l'idea di come sia stata sciagurata negli anni la pianificazione infrastrutturale del Veneto.
Su questo argomento Project/Tar, bisognerebbe che qualche giornalista serio (cosa rara in Italia e in Veneto visto chi paga i giornalisti), chiedesse ai singoli firmatari, cosa ne pensa, visto che chi ha firmato, poi ne paga le conseguenze, e se è disposto ancora "aiutare" il sig. ZaiaGalan, che non vuole i project, ma li firma... !!?
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