lunedì 15 gennaio 2018

Caso Torricelle, ipocrisia in salsa veronese


(m.m.) Non è passato molto tempo dal giorno del clamoroso sequestro dei ripetitori abusivi alle Torricelle, poi dissequestrati dal Gip, per una vicenda ancora sub judice peraltro. Ma al di là della vicenda giudiziaria, visto che sull'uso improprio del sito nulla si può aggiungere, c'è un aspetto politico ed etico da valutare. L'ipocrisia con cui una certa parte della stampa mainstream veronese ha trattato il caso è sotto gli occhi di tutti tanto da fare tenerezza per quanto provincialmente sfacciata. L'unico che ha avuto il coraggio di dire che la vicenda è spinosa perché quelle antenne sono di proprietà dei più grossi editori scaligeri è stato l'avvocato Michele Croce (in foto) della civica Verona Pulita. Oggi presidente della municipalizzata Agsm, Croce sentito da Report, la trasmissione della Rai che ha tirato fuori lo scandalo, ha avuto la franchezza di dirla tutta, sapendo che la cosa gli potrà costare in futuro. Croce però è un amministratore. Ma i giornalisti veronesi, che ogni giorno scudisciano la casta per le sue indubitabili condotte poco oneste, dove sono finiti? La deontologia si applica diversamente nella città di Giulietta e Romeo?

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