La procura di Venezia starebbe indagando sui magistrati meneghini e su un collega bresciano all'epoca dei fatti in forza nel capoluogo lombardo, che al momento della definizione degli appalti per l'Expo di Milano non avrebbero valutato correttamente alcune gravi incongruità sulla procedura allora definita da governo e enti territoriali. Lo rivela un lungo approfondimento de Il Giornale pubblicato oggi in pagina 9 e firmato dall'inviato Luca Fazzo. Bisognerà ora capire se al centro dell'inchiesta dei pm della città lagunare siano finite, nell'ambito di Expo2015, le commesse affidate a due colossi delle costruzioni venete: la Maltauro e la Mantovani, che figurarono già al centro delle indagini condotte dalle toghe del capoluogo lombardo. Queste ultime rischiano a questo punto di finire invischiate in un tourbillon clamoroso giacché sempre secondo le indiscrezioni del quotidiano milanese alcune delle scelte più contraddittorie che riguardarono giustappunto Expo2015 furono prese in quella cabina di regia creata ad hoc dal governo proprio grazie all'assenso esplicito di alcuni magistrati e del tribunale e della procura lombarde.
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