L'attuale tracciato della Pedemontana Veneta potrebbe incocciare con quella porzione di sottosuolo in cui negli anni si sono depositati i famigerati pfoa, gli inquinanti la cui presenza viene addebitata alla presenza della ditta Miteni, storico impianto chimico a Trissino nell'Ovest Vicentino. L'allarme lo lancia il Covepa, il coordinamento che si batte contro l'attuale tracciato della Spv. «Temiamo davvero - spiega il portavoce Massimo Follesa - che le esplosioni delle mine che saranno piazzate per iniziare le perforazioni a Sant'Urbano e nel circondario di Montecchio Maggiore, sempre nel Vicentino, possano facilitare il propagarsi di sostanze inquinanti che peraltro già si sono diffuse anche a valle». In questo senso Follesa cita una serie di documenti fra cui uno studio dell'Arpav. La presa di posizione del Covepa oltre che sul portale del coordinamento è esplicitata in questa breve intervista allo stesso Follesa.
Marco Milioni
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