(m.m.) Che cosa sta succedendo al cantiere della Pedemontana Veneta situato a ridosso della discarica dismessa di Pontesello nel comune di Montecchio Maggiore nel Vicentino? Se lo chiede il senatore berico del M5S Enrico Cappelletti che ieri poco prima della mezzanotte ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una riflessione piena di preoccupazioni. Riflessione dal sapore di allarme che immediatamente ha scatenato i commenti degli internauti.
«Il cantiere della Pedemontana - sottolinea Cappelletti - scava pochi centimetri di terra» in via Molinetto e si scopre «una autentica discarica, con tanto di tanfo mefitico che ammorba i presenti. Gli attivisti del M5S hanno prontamente avvisato le forze dell'ordine e le autorità» per chiedere tutte le verifiche del caso. «I lavori però - sostiene il senatore - a quanto pare, sono continuati come se niente fosse». Sulla medesima pagina sono stati caricati un video ed una foto grazie ai quali si possono notare i rifiuti emersi dal terreno.
Dalle indiscrezioni che filtrano dall'amministrazione municipale di Montecchio pare che un consigliere comunale d'oppsozione (Sonia Perenzoni dei Cinque Stelle) si sia precipitata presso la dirigenza di Agno Chiampo ambiente, la multiutility intercomunale che ha in carico la gestione post mortem della discarica, per avere delucidazioni sullo stato e sulle caratteristiche del sito, nonché sul tipo di interferenza che il cantiere autostradale avrà sul sito stesso. Non è scluso che la vicenda approdi in consiglio o in Regione Veneto sotto forma di interrogazione. La questione Spv per di più è finita nuovamente sui media nazionali.
Stamani il programma di approfondimento "L'aria d'estate", in onda su La7 ha riacceso i fanali sull'annoso tema dei costi e degli espropri. Il focus sulla Spv ha gettato un'ombra opaca sull'opera anche in ragione dei giudizi tranchant espressi in merito al project financing dal professore Marco Ponti del Politecnico di Milano, uno dei luminari italiani in materia di trasporti, nonché dal senatore Cinque Stelle Andrea Cioffi. Il quale parla di una Spv che inevitabilmente finirà per costare tre miliardi rispetto ai 2,3 di cui si parla ufficialmente.