Poche ore fa la Polizia Stradale di Verona ha svelato l'ennesimo scandalo rifiuti del Veneto. Tra le ditte coinvolte ce n'è anche una calabrese, ma per gli inquirenti allo stato è prematuro parlare di infiltrazioni mafiose. Certo è che nella regione che fu della serenissima il comparto ambientale, anche in ragione di una imprenditrìa non di rado refrattaria in materia di ecologia, è periodicamente oggetto di scandali e inchieste di rango nazionale. E ad aggravare il tutto ci sono le rivelazioni del sindacato Ugl-Cfs il quale spiega che nel Veneto, i nuclei della polizia ambientale del Corpo forestale dello Stato (i Nipaf) sono letteralmente ridotti al collasso, in alcune sedi provinciali il personale è prossimo alle zero unità. Questo in buona sintesi spiega Fabio Napoli (in foto), segretario veneto del settore che in seno ad Ugl tutela i lavoratori del Corpo forestale dello Stato. «Dire che siamo preoccupati è dire poco» spiega il sindacalista il quale si augura una maggiore presa di coscienza in materia ecologica da parte della opinione pubblica.
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Che il settore rifiuti,in generale in Italia, sia in mano alla "mafia" purtroppo è un fatto noto, mentre poco di dice sul de-potenziamento (ora mai ridotto ai minimi termini)
RispondiEliminadegli organi di controllo quali nel caso i citati Nipaf * ove come si riporta, in alcuni casi il personale è sceso quasi a zero unità. Mi meraviglio dei nostri politici in Regione che non fanno nulla per potenziare la tutela dell' ambiente. Un caso così eclatante non può non gridare all' ingiustizia e alla ipocrisia: da un lato si fanno proclami a favore delle azioni volte a disinquinare e dall' altro si annienta il nucleo della polizia ambientale del Corpo Forestale dello stato.