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sabato 17 settembre 2016

Caso Pfas, gli strali di Marina Lecis


(m.m.) Questa mattina attorno alle nove Radio Vicenza ha mandato in onda un lungo approfondimento (disponibile su Youtube) curato da me che riguardava l'avvelenamento da derivati del fluoro, i cosiddetti Pfas, che ha colpito il Veneto centrale. Durante la trasmissione Vicenza Sette, condotta in studio da Francesco Brasco, è stato dato molto spazio ad una intervista a Marina Lecis, esperta di diritto ambientale che in qualità di consulente scientifico ha curato alcuni ricorsi davanti al giudice amministrativo ed ha contribuito a redigere anche la redazione di alcuni esposti in ambito penale. Lecis oltre a criticare le recenti scelte in tema di limiti per questi componenti industriali, limiti ritenuti troppo blandi, ha anche sparato ad alzo zero sulla situazione dell'inquinamento nell'Ovest Vicentino: spiegando in buona sostanza che i conferimenti che dagli impianti del comparto chimico-conciario della Valchiampo e della Valle Agno giungono sino al Fratta Gorzone a Cologna, per il tramite del collettore Arica, sforano ampiamente le soglie previste dalla legge. Lecis ha anche spiegato che le diluizioni con l'acqua dell'Adige per mezzo delle quali le concentrazioni vengono contenute sono fuori legge.

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2 commenti:

  1. La dottoressa Lecis sà bene chi sono i colpevoli, e lo dice, mentre altri che lo sanno, NON FANNO NIENTE o "DORMONO" TRANQUILLI, altri ancora alzano i limiti massimi, così che SI MUORE o ci si ammala A NORMA DI LEGGE, mentre gli avvelenatori portano a casa milioni, magari senza pagare tasse

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  2. Ho già detto in alcuni convegni, il Veneto è : TERRA DEI FUOCHI SENZA I FUOCHI", mentre il medico di Acerra, che vede ogni giorno casi nuovi di cancro e di malattie "strane" in aumento esponenziale, ha detto del Veneto : "Avete iniziato 20 anni prima di noi e con quantità 4 volte maggiori"

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