venerdì 28 marzo 2014

Marghera, Earth Riot contro «la bioraffineria Eni»

(m.m.) «Stando a uno studio del 2011 effettuato da dell'Institute for European Environmental Policy (IEEP) di Londra, la coltivazione di piante energetiche (i biocarburanti provengono principalmente da semi di colza, olio di palma, frumento, barbabietole e canna da zucchero) renderebbe i biocarburanti medesimi più dannosi per il clima delle stesse energie fossili come carbone, petrolio, gas naturale, che si vorrebbero sostituire». Sulla base di queste premesse il coordinamento Earth Riot organizza una manifestazione contro la produzione «dei falsi biocarburanti» a Marghera (Venezia) in piazza Mercato dalle 10,30 alle 14,00. Al centro della protesta ci sarà il progetto di «raffineria per biocarburanti» che l'Eni ha previsto proprio a Marghera.

Zanoni: l'Ue ha i fondi per la bonifica del Chiampo

(m.m.) L'Unione Europea è a conoscenza dei problemi ambientali causati dall'industria, concia in primis, nei bacini dell'Ovest Vicentino e raccomanda alle autorità italiane di procedere con sollecitudine con le relative opere di bonifica per le quali sono previsti adeguati capitoli di spesa proprio in sede comunitaria. A tracciare questo scenario è l'europarlamentare trevigiano Andrea Zanoni (Pd) in una nota pubblicata stamani sul suo portale che prende in esame le problematiche del comparto del fiume Chiampo.

domenica 16 marzo 2014

Stella e Mazzacurati

In un lungo approfondimento pubblicato ieri in prima pagina sul Corsera, Gian Antonio Stella incasella una dietro l'altra diverse perle che ruotano attorno al caso Mose. La goccia che fa traboccare il vaso, così sostiene il giornalista vicentino, è la liquidazione d'oro che l'ex dominus del Mose Giovanni Mazzacurati, starebbe per incassare dopo le sue dimissioni, arrivate a stretto giro dalla maxi inchiesta avviata dalla procura veneziana proprio in relazione ai lavori per la tutela degli assetti della laguna. L'articolo fa riflettere e pone alcuni interrogativi importanti rispetto ai quali sarebbe interessante capire anche che cosa pensi la politica veneta in tal senso. La quale da destra a sinistra è rimasta in silenzio. Come mai?

LEGGI L'APPROFONDIMENTO DI GIAN ANTONIO STELLA

giovedì 13 marzo 2014

Formaggio pensiero

(m.m.) Oggi il GdV pubblica a pagina 36 una lunga intervista a Joe Formaggio, sindaco di Albettone. Si tratta di un articolo da leggere con molta attenzione perché denota e connota con tratti vivi la cifra ideologica «del produttivismo» che è incistata nel pensiero unico economico che ormai dilaga da cinquant'anni. Di più, le parole di Formaggio potrebbero scatenare timori, almeno per chi ha una visuale diversa sul concetto di sviluppo, che l'area vasta della Riviera Berica, in parallello col proseguo dei lavori della A31 sud possa conoscere una nuova speculazione edilizia. Formaggio nella sua intervista oltre a condannare il turismo del suo comprensorio ad un formato mignon («Non saremo mai come la Toscana, qui dobbiamo sviluppare un turismo di giornata...») non ricorda però che il turismo e non l'industria la prima voce del pil veneto.

martedì 11 marzo 2014

Zanoni: la Ue vigila sui pfoa italiani

«Per quanto concerne i Pfoa... dopo aver rilevato una serie di problemi in occasione dei controlli sull'applicazione della Direttiva Acque effettuati nel 2009, già a maggio 2010 la Commissione Europea aveva inviato all'Italia una lettera di costituzione in mora, cui ha fatto seguito un parere motivato nel marzo 2012». È questo uno dei passaggi salienti della nota pubblicata stamani dall'eurodeputato democratico, il trevigiano Andrea Zanoni.

Il quale precisa che benché molti dei problemi allora rilevati siano stati nel frattempo risolti, il 24 gennaio 2014, la commissione europea ha trasmesso all'Italia un parere motivato complementare sui requisiti minimi «in base ai quali i programmi devono riguardare le fonti diffuse che possono provocare un inquinamento delle acque e sulle misure di prevenzione o controllo dell'immissione di inquinanti (Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE)». Se l'Italia non si conformerà alla Direttiva, sottolinea ancora Zanoni il nostro Paese potrà essere deferito alla Corte di giustizia dell'Ue.

Ed è in questo contesto che si inserisce l'incontro pubblico organizzato da Legambiente lunedì 17 marzo, alle 20.45, presso la Sala civica di Palazzo di Vetro in via Matteotti a Legnago nel Veronese. Al dibattito oltre a Zanoni parteciperà anche Vincenzo Cordiano, responsabile di Medici dell'ambiente per la provincia di Vicenza, provincia dalla quale ha avuto origine proprio il caso dei cosiddetti pfoa.

venerdì 7 marzo 2014

Spalla ovest, spalla dolente


Ci sarà molto da dire in futuro sul tema delle condizioni dell'ambiente in relazione allo stato di salute dell'Ovest Vicentino. Chimica in agricoltura, industria conciaria, chimica, meccanica e in ultimo ma non da ultimo, il caso pfoa, sono un carniere che rischia di diventare indigesto se non si cominciano a raccontare le cose col loro nome. Ieri durante la serata organizzata a Lonigo da alcuni gruppi di attivisti del comprensorio e alla quale ho partecipato come moderatore, mi hanno reso ancora più convinto che salute ed ambiente nella spalla occidentale della provincia di Vicenza siano un tabù di marca decennale. E che sono tanti forse troppi gli scheletri lasciati negli armadi. Il che merita senza ombra di dubbio un serio approfondimento.

Marco Milioni

mercoledì 5 marzo 2014

Spv: allagata prima di partire


La variante alla statale 246 che connette nel comune di Montecchio Maggiore la zona di Alte con quella di Ghisa è andata ancora sott'acqua. Ne parla pure il GdV di ieri. Quel nastro d'asfalto è il primissimo troncone della nascitura Pedemontana Veneta. E ogni volta che poiove forte, specie con la falda gonfia non c'è idrovora che tenga (nel riquadro l'allagamento di metà febbraio). La domanda è, ma quanto casi del genere si creeranno lungo il futuro percorso della Spv? I media locali parlano di laghetti profondi un metro. Come interferiranno le falde lungo il percorso della Montecchio Spresiano?

lunedì 3 marzo 2014

Brucia lo stavolo di Denis Bonanni


A Raveo, nell'Udinese, è andato in fiamme lo stavolo-casetta di Denis Bonanni (nel riquadro), lo scrittore ecologista che con la sua filosofia e la sua condotta da anni ha posto all'attenzione dell'opinione pubblica un modello di vita alternativo. A dare notizia dell'accaduto è il portale de Il Messaggero Veneto con un lungo servizio pubblicato pochi minuti fa.

LEGGI IL SERVIZIO DE IL MESSAGERO VENETO

Incipit


Terra, ambiente, ecosistemi, paesaggio, infrastrutture, legalità ed energia: sono sette parole chiave importantissime per decifrare il presente, obbligatorie per affrontare il futuro senza essere soverchiati dalla pesante eredità del XX secolo appena terminato. Che si consideri la attuale crisi come un momento di passaggio ad un mondo «2.0» o che la si consideri come il preambolo della fine dell'evo cominciato con la rivoluzione industriale, poco importa. Comunque si pensi la realtà sono necessari strumenti di comprensione e di interpretazione della realtà stessa che vadano oltre i cliché e le frasi di rito. L'idea alla base di questo portale-osservatorio, che punta il suo sguardo ai grandi temi infrastrutturali e ambientali veneti (ma non solo veneti), è quella di fornire una piattaforma aperta e senza preconcetti utile a focalizzare la discussione.

Marco Milioni